Le notizie che si susseguono in queste ultime ore su tutti i canali di informazione in merito alla guerra in Ucraina stanno muovendo gli animi di tutti noi, sorpresi e impreparati ad affrontare una situazione così complessa da comprendere e da gestire.
I segnali di preoccupazione che si avvertono anche all’interno del nostro Istituto non possono essere trascurati, passati sotto silenzio o minimizzati, e richiedono uno sforzo comune da parte dell’intera nostra comunità scolastica.
Fin da subito il corpo docente si è attivato per fornire una risposta a domande sicuramente più grandi e più complesse di quanto tutti noi siamo in grado di immaginare, svolgendo con grande senso civico, prima che professionale, quella funzione di promozione dei valori della pace e di difesa dei principi costituzionali che la scuola, Istituzione fondamentale del nostro Paese e presidio permanente di civiltà, interpreta come mandato essenziale per l’educazione delle giovani generazioni.
Parlare di guerra, di una guerra che non appartiene ai libri di storia ma al nostro vissuto quotidiano, è un evento che scuote fin dal profondo ciascuno di noi; ma soprattutto agita gli animi dei nostri bambini e dei nostri alunni, già notevolmente provati dall’emergenza pandemica e da tutte le sue conseguenze, non solo sul piano sanitario, ma anche sul piano emotivo, affettivo e relazionale.
Da due lunghi anni i nostri ragazzi stanno percorrendo un tunnel fatto di divieti, di rispetto di regole inedite e talvolta poco comprensibili, nonché in continuo cambiamento; ci siamo resi conto delle nuove fragilità che la situazione pandemica ha portato alla luce e delle vecchie difficoltà che essa ha accentuato. E adesso, quando sembrerebbe di iniziare a scorgere una luce in fondo a questo tunnel, ci rendiamo conto che forse non si tratta di un raggio di sole, ma che potrebbe trattarsi di un bagliore bellico.
Tutto questo non vogliamo e non possiamo accettarlo.
Come rappresentante di questa Istituzione educativa, ho il dovere di chiamare tutti i suoi componenti a unirsi in un impegno comune: ciascuno di noi, qualunque sia il suo ruolo, è invitato a tenere alto con tutti i nostri alunni – dai più piccoli ai più grandi – il valore della pace, della fratellanza e dell’inclusione, sostenendoli e accompagnandoli in questo difficile momento.
Solo così, unita nei valori civili della nostra Costituzione, la scuola riuscirà a far crescere nell’intera società la prospettiva di un futuro luminoso e sereno.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

dott.ssa Sabrina Franciosi